LA CURT GUEST HOUSE AD ARTOGNE

Una corte esclusiva per la valorizzazione del turismo in Valle Camonica

Federica Garatti, figura intraprendente e appassionata, ha tracciato un percorso unico nella creazione di una struttura ricettiva ad Artogne. Dopo oltre dieci anni di successo come responsabile commerciale presso un’azienda metalmeccanica locale, la pandemia ha aperto nuove porte, consentendole di coltivare le sue aspirazioni imprenditoriali.

Federica, a te le presentazioni                                                                                   Per oltre dieci anni ho ricoperto il ruolo di responsabile commerciale presso un’azienda metalmeccanica della mia zona. Tuttavia, durante la pandemia, ho avuto l’opportunità di iniziare a lavorare da remoto, e ciò mi ha consentito di dedicare del tempo anche a progetti personali. Un anno e mezzo fa, ho preso la decisione di intraprendere la strada dell’imprenditoria. Fortunatamente, durante la mia esperienza come commerciale, ho sviluppato una passione per il front-office e nel rapporto con i clienti. Pertanto, ho deciso di trasferire questa passione nel settore turistico, puntando a creare qualcosa di mio. Da qui è nata l’idea di concentrarmi esclusivamente sugli affitti brevi.

Qual è stata la tua principale motivazione nel passare dal ruolo di responsabile commerciale a quello di imprenditrice nel settore turistico?                           Sapevo che avrei potuto ottenere soddisfazioni non solo dal punto di vista finanziario, ma essendo sempre stata orientata al cliente, ritenevo di poter
gestire il flusso di turisti che avrebbero frequentato la Corte e ciò mi avrebbe dato gratificazioni anche dal punto di vista umano. Pertanto, ho considerato l’acquisto del vecchio ristorante della Corte di Artogne, situato proprio sotto il mio appartamento all’interno della Corte stessa. Ho escluso l’opzione della ristorazione poiché non era nel mio campo di competenza, optando, invece, per lo sviluppo di un progetto che potessi gestire autonomamente e che riflettesse pienamente la mia visione. Dall’ottobre 2023, la Corte è diventata una Guest House e, con il sostegno della mia famiglia, ho trasformato il vecchio ristorante in una piccola struttura ricettiva ad Artogne. Nonostante l’iniziale scetticismo da parte di chi mi conosceva, ho creduto fermamente che “dal niente non nasce niente”. Ho investito nella rivalutazione dei borghi, preservando la storia della mia casa del 1600.

Cosa contraddistingue la Curt dalle altre strutture ricettive della zona?
Sicuramente, la sua atmosfera esclusiva e autentica. Con due camere dotate di bagni indipendenti e una cucina in comune, la struttura offre un’esperienza senza fronzoli, come idromassaggio o piscina. Al contrario, si concentra sull’offrire ai suoi ospiti l’opportunità di vivere in una corte esclusiva, immersa in un borgo che ha una posizione strategica tra il Lago e le stazioni sciistiche. La mia filosofia è quella di offrire un’esperienza autentica, incoraggiando gli ospiti a esplorare la Valle Camonica, anziché rimanere chiusi in camera. La Curt, infatti, mette a disposizione servizi collaterali, come passeggiate a cavallo, itinerari turistici personalizzati e collaborazioni con il Museo della Stampa di Artogne. La struttura è aperta anche durante le giornate FAI e una parte dell’immobile è gestita da un terzo soggetto, che ha aperto una lavanderia self-service. È un servizio interessante non solo per il paese, ma anche per gli ospiti: al loro arrivo, ad essi viene fornito un coupon per la prima colazione al Caffè Lume, a dieci minuti di distanza, per favorire una sinergia con la comunità locale.

Come sei riuscita a gestire efficacemente il tuo tempo durante il passaggio da dipendente a titolare di un’impresa?
È stato un cambiamento significativo, ma sono riuscita a gestire il mio tempo efficacemente, continuando a lavorare anche come consulente per aziende di acciaio. Ho mantenuto entrambe le attività per dare continuità al lavoro che ho svolto per dieci anni, senza dover escludere nulla.

Affitti brevi, quindi, sono il futuro turistico della Valle?
Senz’altro rappresentano un trend emergente in Valle Camonica, soprattutto nella bassa e media Valle. Si tratta di un mercato potenziale, che può essere ulteriormente sviluppato, soprattutto considerando l’importanza sempre crescente del turismo per l’economia locale. È fondamentale stringere collaborazioni con altre strutture e promuovere pacchetti turistici per valorizzare al meglio il territorio. Anche se gestisco principalmente da sola, ho l’aiuto di mia madre e ho investito nella tecnologia per semplificare le operazioni quotidiane. Utilizzo un software gestionale per la sincronizzazione dei calendari e l’automazione delle serrature, migliorando l’esperienza sia per me che per gli ospiti.

Quali sono state le motivazioni che ti hanno portato a compiere questa scelta così radicale?                                                                                                      Desideravo fare qualcosa di mio, seguendo l’esempio dei miei genitori, che mi hanno trasmesso un forte senso del dovere e della responsabilità. Volevo che i miei ospiti esplorassero la Valle e contribuissero alla crescita economica della comunità locale.
Il ruolo delle piccole strutture ricettive come la mia è fondamentale nel preservare l’autenticità e l’identità culturale del territorio. Offriamo agli ospiti l’opportunità di scoprire borghi unici e poco conosciuti, contribuendo alla promozione della nostra cultura e tradizioni. Le soddisfazioni che ho ottenuto dalla mia attività sono molteplici: ad esempio, mi ha emozionato ospitare una famiglia proveniente da Viareggio – i miei primi ospiti – e vedere il loro entusiasmo nel visitare la Valle Camonica. Un’altra esperienza gratificante è stata l’interesse di una giovane coppia di studenti universitari per il Museo Tipografico locale. Questi momenti confermano che sto seguendo la strada giusta.

Cosa riserva il futuro?
Sto considerando la ristrutturazione di un’altra parte della struttura per ampliare l’offerta di soluzioni per le vacanze. Continuerò a investire e a crescere, mantenendo sempre vivo il mio impegno nel valorizzare la bellezza e l’autenticità della Valle Camonica.

a cura della Redazione

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