RISTORAZIONE IN SICUREZZA? CI PENSA SIR

Intervista a Eugenio Chiesa, Direttore Generale di SIR (Sistemi Italiani Ristorazione).

L’azienda bergamasca opera nel settore della ristorazione collettiva, fornendo servizi ai
settori aziendale, socio-sanitario e scolastico. Con diverse sedi operative in Lombardia e
Piemonte, ha recentemente ampliato la propria presenza, aprendo un nuovo centro di
cottura a Gianico.

Direttore, alla luce dell’apertura del nuovo centro nel settembre scorso, potrebbe offrirci un bilancio di questi primi mesi di attività?

SIR era già conosciuta nel territorio della Valle Camonica in quanto gestiva, in precedenza, un centro cottura sito a Pisogne. Il fatto di essere oggi a Gianico e di aver aperto un grande centro cottura, con tecnologie di conservazione e di cottura avanzate, e spazi di lavorazione estesi, ci ha permesso di essere presenti sul territorio con una forza commerciale ed operativa maggiore. Il risultato riscontrato nei primi mesi ci ha permesso poi di acquisire nuovi appalti di scuole ed aziende.

Quali sono i principali servizi offerti?

SIR crea delle soluzioni su misura, in base alle richieste dei clienti, mostrando molta attenzione alle necessità di chi si affida a noi e offrendo sempre più soluzioni per capire – insieme al cliente – quella più ideale per la sua struttura. Inoltre, ci impegniamo a proporre soluzioni nuove e flessibili per soddisfare abitudini alimentari e aspettative differenti, conciliandole con la sostenibilità in ogni fase del processo di ristorazione: dal favorire il risparmio energetico, alla gestione attenta dell’acqua che usiamo, fino al recupero delle eccedenze di cibo e ad una logistica eco-compatibile. SIR offre un’azione a 360 gradi, occupandosi anche di inserimento lavorativo di persone svantaggiate, proponendo soluzioni su misura e attività di educazione alimentare, che spaziano dalla sostenibilità ambientale – attraverso attività di sensibilizzazione – all’analisi di una dieta corretta, basata su un’alimentazione sana. SIR adotta, infine, un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità, l’Ambiente, la Salute e Sicurezza dei lavoratori e la Sicurezza Alimentare, conforme ai requisiti delle norme internazionali (ISO 9001: 2015 , ISO 14001: 2015 , ISO 22000: 2005 , SA 8000).

Quali sono stati i principali fattori che hanno guidato la decisione di aprire un centro di cottura a Gianico?

Attraverso il monitoraggio delle attività, sia di gare pubbliche che di aziende del territorio, si è deciso di investire su risorse economiche e personale altamente specializzato per aprire il nuovo centro cottura. Abbiamo deciso di ampliare la nostra realtà anche nel territorio bresciano ed investire nella zona, cercando di essere una soluzione di ristorazione collettiva a diverse strutture.

Quali sfide si sono affrontate nell’adattare la propria operatività e la propria offerta alla realtà della Valle Camonica?

Sicuramente, abbiamo investito molte risorse economiche e cercato personale qualificato della zona da poter inserire all’interno della nuova struttura. Abbiamo trovato la Valle un territorio speciale, con una cultura storica, economica e sociale a sé stante. Farci posto in questo panorama non è stato facile ma, grazie all’interazione con diverse figure, siamo riusciti a creare nuovi legami, condividendo visioni future.

In che modo promuovete l’innovazione e come questo si riflette sul nuovo centro di cottura di Gianico?

L’innovazione parte proprio dal centro cottura, caratterizzato da numerose attrezzature
specializzate ed aree estese, che vengono giornalmente controllate e igienizzate, nonché
dall’attenta valutazione di percorsi per la sicurezza alimentare. Il centro di Gianico segue la logica del TUTTO AVANTI: vengono creati dei percorsi in modo tale che, dall’ingresso delle derrate alla fase di confezionamento, si limiti in maniera significativa il pericolo di incroci e di possibili contaminazioni nelle diverse fasi di lavorazione. I grandi spazi permettono l’utilizzo di grandi celle frigorifere, abbattitori, forni appositi, mantenitori e aree di
stoccaggio degli alimenti, che garantiscono il mantenimento della sensorialità e gli elementi
organolettici delle pietanze. Nel centro cottura SIR, le materie prime, consegnate da fornitori certificati, vengono controllate e registrate, per poi essere manipolate e utilizzate per preparare i pasti che verranno trasportati in aziende o scuole. Inoltre, SIR, sempre attenta alle tematiche ambientali, si impegna per un trasporto sostenibile e green.

Come vi impegnate a sostenere l’economia locale attraverso la collaborazione con fornitori e produttori della Valle Camonica?

Ci serviamo di nutrizionisti qualificati per creare menù perfetti e gustosi, validi sotto l’aspetto nutrizionale e con materie prime selezionate e di stagione. Un aspetto importante è l’utilizzo di materie locali del territorio bresciano; cerchiamo di utilizzare proprio prodotti a km0 per favorire l’economia locale ed essere d’aiuto al territorio e il tutto è controllato e seguito dal nostro ufficio acquisti.

Quali sono le vostre prospettive future e quali opportunità di crescita e sviluppo si prevedono?

Prevediamo di avere un maggiore impatto sulla crescita di nuovi clienti e di diffondere la nostra vision a più persone possibili, promuovendo l’utilizzo di alimenti a km0 e la cultura di
un’alimentazione sana. Sicuramente, ci sarà anche un continuo monitoraggio delle opportunità commerciali, allargando così il numero di clienti che si affidano a noi.

Quali sono stati i criteri che hanno portato SIR a ricevere il Premio Industria Felix 2023 – L’Italia che compete, confermandola come eccellenza nell’ambito della ristorazione collettiva per competitività, innovazione e solidità dei bilanci?

SIR è stata premiata dopo un’analisi sui bilanci di circa 700.000 società di capitali con sede legale in Italia, basandosi sui dati dell’anno fiscale 2021 e l’inchiesta è stata condotta basandosi su criteri scelti per misurare in modo oggettivo la solidità economica e finanziaria delle società prese in esame.

A cura della Redazione.

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